REVIEW PARTY| Recensione di: “La Rosa e il Pettirosso” di Arianna Colomba

Buongiorno, Notters.

Oggi il blog partecipa con piacere al review party di La rosa e il pettirosso di Arianna Colomba, un paranormal romance che mi ha sorpreso non poco e che ha saputo superare il mio scetticismo iniziale, una storia interessante, divertente e con il giusto pizzico di suspense, una storia che, a mio avviso, merita una possibilità.



Titolo: La rosa e il pettirosso
Autore: Arianna Colomba
Editore: Self publishing
Genere: paranormal romance
Data d’uscita: 5 febbraio 2021
Prezzo : Disponibile per kindle unlimited -9.99€ copertina flessibile


SINOSSI

Sono solo due le cose che possiede Aileen: un sogno e una borsa che custodisce gelosamente.
È in fuga da un passato fatto di incubi e orrori, verso la speranza di una nuova vita a Londra. Ma l’epoca Vittoriana è un pozzo nero, fuligginoso e letale, per chi ci si addentra in maniera incauta.
Nascosti dal fumo delle fabbriche e le ceneri dei camini, la città cova segreti antichi: intrighi, sette proibite, riti oscuri e identità nascoste ma soprattutto Nikolas, che sembra incarnare ogni aspetto in un inquietante sguardo color inverno.
Al ritmo martellante del mistero e dell’amore tormentato, le vite di più personaggi s’intrecciano, unendosi assieme per risolvere un mistero mortale fatto di sangue e Tenebre.

Un Paranormal Romance storico, La Rosa e Il Pettirosso, che nasce sotto il nome di “Il Bacio delle Tenebre”, pubblicato su Amazon nel 2019. Torna nel 2021 con un nuovo titolo, aspetto e scene aggiuntive, per arricchire un percorso che saprà tenervi incollati dalla prima all’ultima pagina.

RECENSIONE
***Attenzione, possibili spoiler***

Complice anche il fatto che non m’interessassi né di cucito, né tantomeno di pettegolezzi, gli spunti di conversazione erano esauriti quasi subito e avevo finito per abbandonarmi contro lo schienale a fantasticare sulla meta. Perché si sa, non è tanto il viaggio a conquistare il cuore quanto l’aspettativa di ciò che si troverà una volta arrivati. Ecco perché è la strada che compiamo a rimanere nella memoria , alimentata dalle aspettative che hanno nutrito l’attesa. Londra non fu da meno. L’avevo bramata con ardore, immaginando spesso cosa avrebbe potuto fare di me.

Londra, epoca Vittoriana.

La giovane Aileen è alla ricerca di qualcosa, di un nuovo inizio, di un possibile riscatto, di una nuova rinascita. Lontana dai demoni del passato, lontana dai suoi tremendi peccati, lontana da quello che la stava per uccidere, vorrebbe solo ricominciare. Essere un’altra persona, vivere un’altra vita, una nuova vita. Merita una seconda possibilità, merita una nuova opportunità, di essere libera, di essere viva e non più solo una sopravvissuta. Perché il fardello che si porta appresso è veramente pesante, uno di quelli che rischiano di annientarti totalmente, nel fisico e nello spirito.

Aileen (che bel suono questo nome, lo adoro!!!) è pronta a tutto, è disposta a tutto.
Indomita, testarda e anche audace, non è un fragile essere, dentro di lei scorre la forza delle tempeste. Anche se ancora non lo sa, non conosce totalmente la sua anima, il suo spirito ribelle e caparbio.
Bastarono solo tre passi perché finissi addosso a qualcuno, rischiando di rovinare miseramente a terra. Solo tre passi perché la mia vita cambiasse. Solo tre.
A volte basta veramente poco.
Un attimo sei lì che cammini tranquilla per le strade, estasiata da quello che vedi attorno a te, l’attimo successivo ti ritrovi spalle al muro, in pericolo.
Tizi ubriachi che diventano a dir poco molesti. Che rabbia in quel momento!
C’è sempre un attimo in cui tutto inesorabilmente cambia.

E per Aileen è l’attimo in cui incontra gli occhi di ghiaccio di Nicolas.

Nel momento in cui i loro occhi si incontrano tutto il resto del mondo viene tagliato fuori. Ci sono solo loro due soltanto, come in una bolla in cui il tempo sembra essersi fermato.
Il caos non esiste più, esistono solo Aileen e Nikolas.
La ragazza ne è ammaliata, affascinata in una maniera incredibile, della quale non riesce a capacitarsi.
Eppure… Nikolas non è quello che sembra, non è il prode cavaliere che corre in aiuto della principessa in pericolo.
Forse è lui stesso il pericolo.
E ben presto Aileen se ne accorgerà.

La Villa delle Rose dove l’uomo la conduce non è quello che sembra, ha molti angoli nascosti, molti lati oscuri, come il padrone di casa.
Aileen si ritrova ammaliata, intrigata da quegli occhi di ghiaccio, come vittima di un sortilegio… prigioniera.

Non può uscire, è in totale balia del volere e dei capricci di Nikolas.
Ma chi è veramente Nikolas? Perché esce solo di sera, perché sembra uscito da un’altra epoca, perché sembra volere molto, troppo dalla ragazza?
Perché la stuzzica, la provoca, dice che è sua, il suo piccolo Pettirosso e poi la tratta male, malissimo e la fa soffrire?
E perché lei non riesce a sottrarsi a lui, anzi inizia a provare qualcosa?
Ogni giorno, ogni notte, un susseguirsi di volere e non volere. Aileen vorrebbe ribellarsi, ci prova anche, eppure… è un incantesimo quello che la lega a Nikolas oppure sta realmente iniziando a provare qualcosa per il misterioso uomo?

E chi sono quella signora anziana che sembra vedere oltre il velo dell’apparenza e che con la sua voce è in grado di guidare le altre persone attraverso il Limbo e quel misterioso guerriero dall’aria antica e fiera, con i suoi tatuaggi blu e un forte senso dell’onore? Lachlan è il suo nome e… sinceramente ci vedrei un bel libro su di lui! È un personaggio super interessante, molto, molto 🤩 

Cercai di intuire le sue intenzioni, scrutando oltre il cipiglio che lo caratterizzava. Il respiro mi si mozzò nel petto, sfociando in un ansimare che fece da eco alla mia agitazione. Era così tanto vicino che potei specchiarmi nei suoi occhi scuri. Mi vidi riflessa, con le labbra aperte, scossa dallo stupore che non tardò a mutare in un tremore leggero. Ma più di ogni altra cosa, lessi la rabbia nel suo sguardo. «Cosa avresti intenzione di fare?» sibilò. Mi strinse, obbligandomi a portarmi di fronte a lui. L’altra mano poggiò sopra il mio petto, spingendomi indietro il tanto che bastava a richiudere la porta della cucina grazie alla spinta della mia schiena. Il suo respiro affannato mi colpì sul volto. Eppure, non avevo paura. Mi spostai avanti, premendo contro la sua mano col mio sterno per sfidarlo apertamente.

Tra incubi agghiaccianti, verità nascoste e malcelate, tra guerrieri antichi e antichi mostri, tra sedute spiritiche e fantasmi, in un vortice di dolore, amore e sofferenza, in una spirale di odio e violenza (tanta rabbia per quello che ha passato Aileen!) la storia scorre velocemente e purtroppo arriva al capitolo finale. Troppo velocemente.

Sarò sincera e diretta, così come lo è la protagonista: all’inizio ho provato dei seri dubbi nei confronti di questa storia. “Conosco” Arianna Colomba da un po’, ho letto già alcune sue storie e quindi ero preparata perché trovo che negli ultimi anni sia cresciuta molto. Sapevo che sarebbe andata a parare da qualche parte interessante, diciamo così. Mi piace il suo modo di scrivere quando ha un po’ di suspence, quando ci sono dei misteri da risolvere, dei segreti da scoprire. Inizialmente ero un poco confusa perché saltava da un luogo all’altro, da una scena all’altra, da un personaggio all’altro. Facevo un po ‘ di fatica nel passaggio dalla prima persona (quando parla Aileen) alla terza quando ci sono Nikolas, Lachlan, Miss Edith e tutti gli altri. Ma… c’è sempre un ma. Ogni fatto, ogni personaggio è collegato, ogni dettaglio va a incastrarsi perfettamente, come il tassello di un puzzle.

Inoltre vi sono molti aggettivi nella descrizione delle scene, così da sentirle vivide, tu stessa protagonista della storia. Tanti aggettivi, vero, ma non da risultare pesante.

E devo anche dire che con delicatezza e tatto ha narrato il passato doloroso di Aileen.

Aileen… è un personaggio interessante. A volte l’ho quasi odiata, certi atteggiamenti incomprensibili, come i suoi sentimenti verso Nikolas. Forse perché non vi ho visto molto approfondimento al riguardo o forse considerato il contesto di violenza, arroganza e rabbia che creava Nikolas. Avrei preferito vedere, leggere di più anche dal suo punto di vista, sentir nascere questo sentimento. Ma non mi sento di bocciare questa storia, anzi, merita, secondo il mio modesto parere, una possibilità. Ci sono punti di forza, punti positivi, ha saputo regalarmi più di un’emozione, non solo indignazione, rabbia e frustrazione, ma anche un attimo di commozione sul finale.

E sinceramente spero in un seguito perché ci sono punti lasciati in sospeso per me, particolari che vorrei scoprire maggiormente!

La lotta tra Luce e Tenebre è ancora aperta, questo è solo l’inizio.

Alla prossima,
Serenella

Voto:

Classificazione: 4 su 5.


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